Dinosauri

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Fossile di dinosauro
I fossili
Il termine Fossile indica una qualsiasi testimonianza di vita geologicamente passata (antecedente all'epoca attuale), come resti di organismi o tracce della loro esistenza (orme, spore, pollini, ambre).

Il processo di fossilizzazione

Il processo di fossilizzazione di un organismo o resto organico inizia esattamente dopo la morte. Il primo processo della fossilizzazione è solitamente rappresentato da un trasporto chiamato "trasporto post mortem". E’ un fenomeno comune che permette agli organismi di fossilizzarsi in zone diverse da quelle abitate in vita, spesso lontane dai luoghi d’origine, caratterizzate da ambienti a volte diversissimi da quelli nei quali gli stessi organismi vivevano. I fattori che agiscono sugli organismi dopo la morte; in mare l’azione delle correnti può trascinare a centinaia di chilometri dal luogo di origine il guscio di conchiglie particolarmente leggere, mentre organismi più pesanti possono venir trascinati per tratti molto brevi.

Dopo la morte e dopo il trasporto inizia una serie di processi disgregazione che agiscono con velocità sulle diverse parti del corpo del resto organico. Le cause distruttici che portano a questa disgregazione possono essere dovute a tre tipi di agenti, e cioè ad agenti biologici, meccanici e chimici. Fra gli agenti distruttori biologici che più frequentemente agiscono sulle parti molli di un organismo, vi sono i batteri. L’azione congiunta degli agenti distruttori biologici e meccanici è tale che il più delle volte i fossili si trovano incompleti, fratturati e soprattutto, sparpagliati su un’area più o meno vasta. Diverse strutture reagiscono alla dissoluzione in maniera differente, ad esempio in un mammifero si conserveranno più comunemente i denti invece delle ossa, che sono soggette più facilmente alla distruzione.

A seconda del luogo in cui sono vissuti i fossili hanno diverse possibilità di fossilizzarsi.

Gli ambienti acquatici, con acque tranquille sono gli ambienti dove la fossilizzazione avviane più spesso perché i resti possono venir rapidamente sepolti sotto una spessa coltre di sedimenti rallentando o arrestando del tutto i processi di decomposizione. Se le acque sono molto profonde però gli organismi si possono dissolvere prima di raggiungere il fondo.

Gli organismi terrestri hanno minori possibilità di conservarsi perché negli ambienti sub-aerei l’erosione spesso prevale sulla sedimentazione. La fossilizzazione perciò è molto rara e avviene solo in casi rarissimi come un’eruzione esplosiva con caduta di materiale piroclastico (per esempio quella del Vesuvio del 79 d.C che ha lasciato numerosi fossili dei cittadini di Pompei) o a causa dell’accumulo di sedimenti durante un’alluvione.

L’eccezionalità della fossilizzazione è data perciò dalla rapidità del processo di decomposizione in confronto alla lentezza di quello di sedimentazione e dal fatto che gli agenti atmosferici abbiano cancellato le prove che le rocce contenevano.

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